EMERGENZE

GAZA

Gaza

L’invasione di Gaza da parte di Israele ha provocato una grave crisi umanitaria, con oltre 45.000 morti, di cui quasi un terzo bambini, e più di 1,7 milioni di sfollati in condizioni disumane, senza cibo, acqua o aiuti umanitari sufficienti.

Open Arms, in collaborazione con World Central Kitchen, organizzazione fondata dallo chef José Andrés, ha condotto due missioni di aiuti umanitari. L’intento era, in primo luogo, quello di aprire un corridoio umanitario fino ad allora inesistente e, in secondo luogo, di mantenerlo nel tempo e di incrementare il flusso di aiuti. Ogni missione si è articolata in due fasi: la prima verso il porto di Larnaca, a Cipro, e una seconda, molto più complessa e pericolosa, da Larnaca agli sfollati della Striscia di Gaza.


Prima spedizione: traguardo storico

La missione di primo soccorso salpò da Larnaca il 12 marzo 2024, dopo tre settimane di attracco a Cipro. Fu un successo senza precedenti, rompendo il blocco navale imposto da Israele per la prima volta in 20 anni.

In un viaggio estremamente complesso, 200 tonnellate di cibo, tra cui farina, riso e prodotti in scatola, sono state consegnate a una popolazione il cui stato nutrizionale è stato classificato dalle Nazioni Unite come “disastro globale senza precedenti”, con oltre 1,1 milioni di bambini a rischio di morire di fame e senza cibo o acqua sufficienti a soddisfare i bisogni della popolazione.


Seconda spedizione: massacro

Il 30 marzo 2024, la seconda missione umanitaria salpò da Larnaca verso Gaza, con tre navi e una chiatta che trasportavano oltre 400 tonnellate di cibo. L’obiettivo era quello di consolidare il successo della prima missione raddoppiando il flusso di aiuti alla popolazione sfollata a causa del conflitto.

Tuttavia, durante l’operazione ad alto rischio, e nonostante il coordinamento con le autorità israeliane, tre missili lanciati dall’esercito israeliano in momenti diversi colpirono il convoglio umanitario, chiaramente contrassegnato dal logo della World Central Kitchen (WCK), uccidendo sette operatori umanitari dell’organizzazione. Di conseguenza, la missione fu sospesa e la nave Open Arms fece ritorno a Larnaca il 4 aprile 2024. Open Arms denunciò pubblicamente sia l’attacco ai membri della WCK sia il genocidio a Gaza, che viola sistematicamente i diritti umani fondamentali della popolazione civile.